La manipolazione è una manovra molto particolare, di stretta competenza medica. Come tutti i trattamenti medici specialistici, anche il trattamento con manipolazione vertebrale presuppone delle precise indicazioni e controindicazioni. I rischi di incidenti o addirittura di accidenti, possono richiedere in ogni momento, nell’ambito stesso del trattamento, una diagnosi ed una decisione terapeutica che solo un medico specialista qualificato potrà essere in grado di effettuare. E’ evidente perciò che non si tratta di una semplice manovra di mobilizzazione.
Generalmente, la manipolazione è accompagnata da un rumore di schiocco, che indica che l”ampiezza del movimento è stata sufficiente a vincere le resistenze periarticolari e permettere una brusca separazione delle superfici articolari. A livello del rachide sono le articolazioni posteriori ad essere responsabili di questo rumore di schiocco. Indipendentemente dalla definizione adottata dai diversi autori, tutti insistono sull’importanza della spinta volontaria, breve e sempre controllata, applicata al o ai livelli vertebrali designati dopo la messa in tensione.
Per gli autori anglosassoni, il termine manipolazione ha una accezione molto più ampia e designa qualsiasi tecnica che agisca passivamente sulla colonna vertebrale, cosa che può portare ad una certa confusione nell’interpretazione. La spinta manipolativa viene denominata “thrust”. Secondo questi autori, questa spinta può essere eseguita solo da un medico.
Le tecniche manipolative sono numerose. Schematicamente vengono abitualmente distinte in tre tipi: